Il buccellato è la caratteristica ciambella di frolla farcita che la pasticceria siciliana ha creato per celebrare il Natale.
La frolla è preparata con semola di grano duro, burro francese, uova e latte biologici e zucchero, lucidata con tuorlo d’uovo e decorata con pezzi di frutta candita.
Ma la bellezza di questo dolce è seconda solo alla sorpresa che riserva nel momento in cui rivela la sua farcitura: un ricco ripieno di uova, fichi secchi, noci, pistacchi e mandorle tritate, scaglie di cioccolato, uva passa, zucca candita, scorza d’arancia, cannella, chiodi di garofano e zucchero. Una vera sfida per qualunque goloso.
Storia e curiosità sul buccellato siciliano
Non sempre i legionari romani avevano il tempo di accamparsi e di mangiare tranquillamente un pasto caldo. Perciò mentre marciavano verso le forze nemiche consumavano delle pagnotte di grano duro chiamate buccellatum. Per facilitarne il trasporto avevano un buco al centro dove i soldati potevano infilare una corda per poterle trasportare facilmente in spalla o legate alla cintura.
Il semplice impasto di queste gallette non solo ha dato origine in tutta Italia a molti tipi di pane come il buccellato calabrese di Serra San Bruno e la guccijata, sempre calabrese, ma anche a diversi dolci che oltre al nome condividono a volte anche la tipica forma a ciambella del buccellato siciliano. Alcuni esempi sono:
- il buccellato ligure, preparato con uvetta, noci e pinoli;
- il buccellato di Lucca, servito in occasione delle cresime e aromatizzato con l’anice;
- il buccellato delle Marche, impastato con l’olio di oliva;
- il buccellato del Molise, chiamato anche pigna o piccilato.
Proprio per distingerlo dai dolci delle altre regioni il buccellato siciliano è stato inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani.
A Scicli, in provincia di Ragusa, viene preparato il cucciddatu scaniatu, una versione salata ottenuta mescolando alla pasta di pane caciocavallo grattuggiato, pepe, strutto, ricotta e salsiccia.
Ai bambini vengono invece offerti i cosi chini, paste derivate dal buccellato modellate di solito a forma di fiore, farcite di fichi secchi e glassate.
Quali vini abbinare al buccellato siciliano
Moscati di Siracusa e Passito di Pantelleria, Malvasia delle Lipari e Marsala.