San Giuseppe rappresenta il padre ideale, un esempio di quell’insieme di coraggio, sacrificio e pazienza che tutti gli uomini devono dimostrare nel momento in cui si assumono la responsabilità di formare una famiglia.
Ma oggi, 19 marzo festa del papà, noi pasticceri vogliamo ricordarlo anche sotto un altro aspetto, aiutandoci con quanto scrisse Goethe nel suo Viaggio in Italia:
Oggi poi ricorreva la festa di S. Giuseppe, patrono dei friggitori, o frittaroli che sia, intendendo la parola nel senso il più ampio; e siccome l’arte di questi richiede di continuo fuoco vivo, ed olio bollente, ogni tormento per mezzo del fuoco entra nella competenza del santo; epperciò, fin di ieri sera le case, le botteghe dei frittaroli, erano ornate di quadri, di pitture, le quali rappresentavano il purgatorio, il giudizio universale, colle anime sottoposte alla pena delle fiamme. Ampie padelle stavano davanti alle porte, sopra focolari leggieri e portatili; un giovane porgeva il piatto dove stava la farina, un altro formava le fritelle, e le gittava nella padella dove bolliva l’olio, ed ivi un terzo giovane, muoveva con un asta in ferro le fritelle, le traeva fuori quando erano cotte a dovere, porgendole ad un quarto giovane, il quale le infilava in uno spiedo più leggiero, e le offeriva agli astanti. Questi due ultimi ragazzacci, avevano parrucche bionde voluminose, ricciute, e pretendevano raffigurare angeli. Compivano il gruppo altre figure d’individui, i quali porgevano vino ai lavoranti, bevevano per conto proprio, e gridavano a squarciagola, facendo gli elogi della loro merce; come del resto gridavano, schiamazzavano, cuochi ed angeli pure, in una parola tutti quanti. Il popolo si affollava attorno alle padelle, imperocchè in quella sera le fritelle si vendono a minor prezzo, ed anzi una parte n’è riservata per i poveri.
Infatti oltre ai papà e alle tante altre categorie che nel corso della storia si sono rivolte a San Giuseppe per chiedere protezione c’è stata anche quella di chi vendeva per strada le zeppole, il dolce diventato il simbolo di questo giorno di festa. E chissà che non sia stato proprio un intervento del Santo a rendere così irresistibile il gusto di queste frittelle.