Siamo pasticcere. Già normalmente ci sentiamo orgogliose della nostra professione ma oggi, 8 marzo festa delle donne, questa presentazione ha un suono ancora più speciale. Infatti, anche se non ci crederete, una volta anche il mondo della pasticceria era un regno esclusivamente maschile.
Da François Vatel a Franz Sacher, da Chiboust, inventore della Saint Honoré, a Adolphe Seugnot, che ha creato la millefoglie, la storia dei dolci è stata scritta dagli uomini. Mentre le donne erano costrette a restare dietro le quinte anche quando il loro contributo era fondamentale. Pensiamo alle monache di clausura e a quanto hanno fatto per mantenere in vita nel corso di tanti secoli ricette di dolci che erano state dimenticate fuori dalle mura dei loro conventi.
Oggi non si contano le donne che hanno conquistato il titolo di maestre pasticcere. E siamo certe che questo traguardo non sfiguri con quelli raggiunti da chi ha segnato la nostra emancipazione combattendo il crimine nelle aule di giustizia o per le strade, cercando farmaci contro malattie incurabili o indossando una tuta da astronauta. Perché l’importante è dimostrare che l’uguaglianza dei diritti e dei meriti fra i sessi non conosce barriere, nemmeno all’interno di un laboratorio di pasticceria.